Portogruaro - Il Pagus di Lison (Totem situato in via Triestina, SS 14)

Uscita dal centro di Iulia Concordia attraverso la porta urbica occidentale, varcato un corso d'acqua attraverso un ponte a tre arcate ancora oggi parzialmente conservate, oltrepassata la necropoli ad ovest della città, la Via Annia procedeva in direzione di Altino.

L'Annia giungeva quindi in località Lison, territorio che, in epoca romana, apparteneva ad un pagus, ovvero ad un'entità amministrativa sviluppatasi a partire da una circoscrizione religiosa preromana. Da qui proviene infatti un cippo con iscrizione pagi Valentis che, unitamente ad un secondo cippo rinvenuto a Mazzolada di Lison, recante l'iscrizione pagi Gaiarini e ad altri rinvenuti nell'agro concordiese, documenta l'esistenza di un'articolata organizzazione territoriale. Tempietti e sacelli dovevano poi essere presenti, come conferma il rinvenimento della statuetta bronzea di Diana cacciatrice, oggi conservata al Museo Nazionale Concordiese.

Alcune indagini condotte in anni recenti dalla Soprintendenza hanno permesso di comprendere come i Romani avessero affrontato la costruzione della strada in un terreno caratterizzato da dossi e bassure paludose, ponendo alla base una serie di tavole e tronchi incrociati.

Oltre Lison, la Via Annia proseguiva verso il fiume Livenza seguendo un percorso oggi in parte ricalcato dalla Strada Statale Triestina. In località Biveron, nei pressi di Santo Stino di Livenza, varcava il fiume attraverso un ponte di cui, sul finire dell'Ottocento, sono stati individuati soltanto alcuni blocchi pertinenti alle fondazioni. In questa zona, secondo gli studiosi, doveva trovarsi il luogo di sosta denominato mutatio Sanos, che gli antichi Itinerari collocano a 9 miglia da Concordia.

Concordia Sagittaria: ponte a tre arcate attraverso cui la Via Annia usciva dalla città in direzione Altino.
(foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

 

Totem situato in via Triestina, SS 14 -
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